Ci sono oltre 38 milioni di bambini, ragazzi ed adulti, uomini e donne che in 216 paesi e territori del mondo sono scouts e guide.
Ma cos’è questo scoutismo?
Fin dalla loro fondazione lo Scautismo e il Guidismo sono, nel loro complesso, un movimento educativo non formale di giovani che si propone come obiettivo la formazione integrale della persona secondo i principi ed i valori definiti dal suo fondatore Lord Robert Baden-Powell. Lo scautismo è quindi un movimento….. in movimento ed è il più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale. Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura la vita all’aria aperta, l’imparare facendo, l’esperienza comunitaria, la progressiva ricerca di senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scautismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla vita e sul crescere in essa.
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Scarica i “Primi passi sul sentiero scout” (Sussidio AGESCI per orientarsi nel mondo scout)
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Scarica una presentazione del Progetto Educativo del nostro gruppo (le nostre linee programmatiche) per il periodo 2014-2018 – Scarica il Progetto Educativo vero e proprio
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L’attività scout si divide in base all’età in tre tappe (“branche”) fondamentali:
1) Il Branco (dagli 8 agli 11 anni) – “Branco Frate Leone”
I lupetti/e sono bambini che vivono insieme, attraverso le avventure di Mowgli tratte del “Libro della Giungla” di R. Kipling, la prima fase della esperienza scout. I lupetti, nel crescere attraverso il gioco, imparano a rispettare delle piccole regole con l’aiuto delle quali il gioco diventa semplice e divertente. Il gioco è una delle fasi principali nella metodologia educativa applicata a questa fascia di età; tutto viene fatto “attraverso il gioco” ma “nulla per gioco”.
A vivere le fantastiche storie di Mowgli con i lupetti, ci sono i vecchi lupi (gli adulti) che con l’esempio personale tracciano un sentiero che il lupetto potrà percorrere per conquistare la sua preda: vivere la sua vita con forza, coraggio ed un pizzico di allegria.
Scarica “Il libro della giungla” di Rudyard Kipling, libro su cui si basa l’ambientazione del branco
Scarica il poster delle specialità L\C
2) Il Reparto (dagli 11 ai 15 anni)
I ragazzi, esploratori ed esploratrici, sono divisi in squadriglie, piccoli gruppi omogenei per sesso che hanno grande importanza. Attraverso il sistema della squadriglia il ragazzo sviluppa un primo stadio di autonomia: impara ad esempio a cucinare sul fuoco, a montare una tenda e una cucina, a orientarsi… si ingegna in ogni modo per poter al meglio vivere all’aria aperta e godere delle meraviglie della natura. I motti di questa branca infatti sono “Avventura” e “Siate pronti”. Buona parte dell’azione scout tende quindi a sviluppare il carattere e a temprare il fisico e lo spirito. Al ragazzo/a si propone di accettare liberamente la legge scout, una legge composta di soli dieci articoli, uguali per tutti gli scout del Mondo. Sotto la guida di un Capo adulto i ragazzi si preparano ogni anno a vivere la propria avventura che trova il culmine nel campo estivo.
Scarica il poster delle specialità E\G
3) Il NoviClan (dai 15 anni) – “Clan Fenice”
Dal reparto si passa in noviziato, che è un periodo (un anno) in cui i futuri rover e scolte entrano nell’ultima fase del loro percorso educativo e valutano se si sentono pronti, quando questo accade essi passano ufficialmente dal noviziato al clan. Questa fascia di età è quella maggiormente contraddistinta dall’autonomia: è qui che i giovani mettono a frutto quanto sono riusciti ad apprendere nella loro esperienza, attraverso i riferimenti che vengono loro proposti di strada (ovvero percorso di formazione personale e di gruppo ma anche cammino concretamente vissuto insieme), comunità e servizio (punto principale dell’attività del clan, svolto anche partecipando come aiuto-capi nelle altre branche). Gli adolescenti, riuniti in piccolo gruppo, verificano se stessi attraverso il confronto reciproco, cercando di migliorarsi e di interiorizzare al massimo i valori comuni, evidenziando il lato positivo delle cose e mettendo continuamente in discussione il proprio essere nella società senza restarne parte passiva. Le attività sono infatti organizzate sempre a partire da proposte dei ragazzi che preso un impegno devono trovare, in dialogo con i capi, in modo di portarlo a termine. La route estiva ad esempio comporta che parte del gruppo si occupi dei trasporti, parte dell’itinerario, ecc. in modo da costruire un percorso comune per realizzare quel che ci si è proposti.
Il Clan prepara poi gli scout per l’ultimo passaggio, che decreta la conclusione del loro percorso formativo scout: la partenza, verso il mondo (attraverso l’associazionismo) o verso un’attività di consapevole restituzione di quanto si è ricevuto (divenendo capi a tutti gli effetti).
Scarica la carta di clan 2017 (il documento in cui l’attuale clan espone i propri principi comuni)